di Dalia Gallico

Annicinquanta

La nascita della creatività italiana

Annicinquanta

La nascita della creatività italiana

dal 3 marzo al 11 settembre 2005

dal 3 marzo al 11 settembre 2005

PALAZZO REALE - Piazza Duomo, 12 - 20122 Milano

Descrizione

Tremila metri quadrati di esposizione, oltre settecento opere, tra dipinti, sculture, documenti, fotografie, filmati, abiti e oggetti di design, a comporre per la prima volta nella sua completezza un affresco sulla vita italiana di quello straordinario decennio che furono gli anni Cinquanta. Il periodo che va dalle elezioni del 18 aprile 1948 alle Olimpiadi di Roma del 1960 ha rappresentato per l'Italia, uscita dalle distruzioni della guerra, non solo il momento della rinascita, economica e materiale, ma anche una feconda stagione che ha segnato l'inizio di quella peculiare creatività italiana che nei decenni a venire diverrà nota come Made in Italy. Un percorso di evoluzione che ha portato un paese ancora fondamentalmente agricolo e per la gran parte analfabeta, a diventare una delle maggiori potenze economiche e industriali d'Europa e del mondo. Per prendere a prestito una metafora mutuata dal mondo del cinema, pur nell'approssimazione di tutte le sintesi di questi genere, gli anni Cinquanta segnarono il passaggio dall'Italia delle risaie della mondina Silvana Mangano in Riso amaro, alla Roma della Dolce vita, con l'Anita Ekberg diva americana immersa nella fontana di Trevi. Qualsiasi sia il punto di visuale prescelto, l'architettura, il design, la moda, il cinema, l'arte, la mostra presenta dunque le opere d'arte e gli oggetti protagonisti di questi anni di sviluppo, nei quali l'innalzamento della qualità media della vita e delle produzioni si è accompagnata alla presenza di alcune grandi personalità che di questo sviluppo sono state il motore intellettuale e creativo. La nascita del design diffuso, con l'attenzione agli aspetti estetici e produttivi legati agli oggetti quotidiani, il prêt-à-porter e l'introduzione della moda confezionata, la ricostruzione urbanistica e l'edilizia popolare, il dibattito artistico e il fiorire dei "manifesti", lo sviluppo di un cinema di grandi autori e di grandi tecnici, che guarda alla realtà quotidiana, vedranno l'emergere di alcune personalità di altissimo rilievo, che con le loro grandi realizzazioni imprimeranno un segno tutto italiano a questa evoluzione, caratterizzando uno stile che da allora in poi vedrà il suo successo internazionale. Tutto ciò fu reso possibile grazie al fortunato saldarsi delle capacità imprenditoriali di una nuova generazione che sentiva di doversi staccare dagli schemi pre-bellici, con un'altrettanto nuova generazione di architetti, artisti, autori, creatori di moda, che si prestarono a sperimentare nuove soluzioni e materiali, e a riempire quelle capacità produttive di nuovi contenuti e creatività. Per narrare tutto ciò, la mostra presenta le straordinarie realizzazioni protagoniste di quel momento tanto fecondo, occupando uno spazio che ha pochi precedenti nella storia delle mostre milanesi. Una grande installazione nella piazzetta Reale è la "premessa" alla mostra, destinata ad accogliere ciò che non ha potuto trovare posto all'interno del Palazzo: dall'aereo Fiat G91 e dal treno Settebello, veri e propri fiori all'occhiello dell'ingegneria e del design italiano, alle automobili quali la Lancia Aurelia, la Cisitalia e la "mitica" Giulietta Sprint. All'interno del Palazzo, poi, lo spettacolare allestimento della Sala delle Cariatidi fa da introduzione storica e cronologica alla mostra. Sala per sala, le singole sezioni dedicate a architettura, design e grafica, cinema e televisione, moda, fotografia, arte, ricostruiranno, attraverso gli oggetti e le opere originali, la formidabile storia di quegli anni e dei loro protagonisti. Un quadro completo di quel decennio, dunque, non solo per ricordare ma soprattutto per comprendere come sia nata e si sia sviluppata quella via italiana alla cultura e al gusto moderni, che da allora in poi ha caratterizzato il nostro Paese. ... continua a leggere

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Le immagini più rappresentative dell'esposizione

Sponsor

Curatori

Comitato organizzatore
Cesare W. Biffi - Maria Luisa Bonaldi - Giuseppe Costa - Bruno Ferrari - Massimo Ferraio - Domenico Ferraio

Comitato scientifico e cura delia mostra
Guido Aghina - Flavio Caroli - Pietro Petraroia

Curatori di sezione
Giampiero Bosoni - Luigi Cavalli - Cesare Colombo - Gioglo Galli - Clauaia Gian Ferrari - Paolo Mereghetti - Enrica Morìni - Gian Paolo Ormezzano - Mario Piazza - Giorgio Rumi - Roberto Ruozi - Bartara Scaramucci - Guido Vergani

Segreteria generale
Nicolò Sponzili

Promotori

Comune di Milano

Fondazione Corriere della Sera

Regione Lombardia

Ferrovie dello Stato

Rai

Produzione

Palazzo Reale

Provincia di Milano

RAS Bank

Ufficio scolastico per la Lombardia

Rai Teche