Storico dell’arte, connaisseur, pittore e collezionista appassionato, Geo Poletti (1926-2012) è stato definito da Alberto Arbasino “il miglior conoscitore milanese della pittura italiana e del Seicento” perché sapeva muoversi con disinvoltura e competenza sul terreno della conoscenza e dell’esperienza dell’opera d’arte: aveva visto tutto, sapeva tutto e conosceva tutti e aveva maturato nel tempo un occhio e un giudizio infallibile. MuseoCity gli rende omaggio con una mostra dal titolo emblematico, che racchiude in sé le grandi passioni di questo eclettico personaggio milanese. E grazie alla gentile concessione degli eredi, espone per la prima volta in pubblico, e nella sua interezza, la sua collezione di nature morte: venticinque opere di intensa bellezza che costituiscono un invito a riflettere sul loro significato.Nella sua collezione privata Poletti raccoglie nature morte del Sei e Settecento, perché questi dipinti gli offrono la possibilità di ragionare su una concezione astratta della pittura e soprattutto su una rappresentazione della natura che tende a trovare le sue ragioni oltre se stessa, in una dimensione filosofica più che strettamente figurativa.Tra le opere esposte a Palazzo Reale, inoltre, figurano alcuni dipinti di Geo Poletti dedicati al tema della natura, fil rouge che attraversa tutti gli eventi e le attività di MilanoMuseoCity2019. Con la mostra Le nature morte di Geo Poletti. Una collezione privata, quindi, MuseoCity non celebra solo la figura di un uomo straordinario, ma suggerisce anche tanti spunti di riflessione sull’arte: dal suo rapporto con la natura al confronto fra antico e presente, senza tralasciare il collezionismo, tema costitutivo dei nostri musei. ... continua a leggere